Commercio: spariti 100mila negozi
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Direttore: Alessandro Plateroti

Crisi economica: spariti 100mila negozi

Negozi chiusi

In dieci anni sono spariti oltre il 100mila negozi nelle città mentre in crescita bar, ristoranti e alberghi.

Secondo uno studio di Confcommercio sulla demografia di impresa nelle città italiane nel periodo dal 2012 al 2022, in dieci anni sono spariti oltre 99mila negozi, ovvero attività di commercio al dettaglio e 16mila imprese di commercio ambulante. Al contrario invece hanno registrato una netta crescita strutture ricettive come alberghi e attività ristoratrici come bar e ristoranti (+10.275).

Nello stesso periodo aumenta la presenza straniera nel commercio, sia come numero di imprese (+44mila), sia come occupati (+107mila) e si riducono le attività e gli occupati italiani (rispettivamente -138mila e -148mila). Nel dettaglio cambia anche il tessuto commerciale nei centri storici delle città, ci sono sempre meno negozi di beni tradizionali come libri e giocattoli -31,5%, mobili e ferramenta -30,5%, abbigliamento -21,8%. Mentre crescono “sempre più servizi e tecnologia” (farmacie +12,6%, computer e telefonia +10,8%), attività di alloggio (+43,3%) e ristorazione (+4%).

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Negozi chiusi
Negozi chiusi

Cambia il tipo di attività commerciale

“La modificazione e la riduzione dei livelli di servizio offerto dai negozi in sede fissa confina con il rischio di desertificazione commerciale delle nostre città dove, negli ultimi 10 anni, la densità commerciale è passata da 9 a 7,3 negozi per mille abitanti (un calo di quasi il 20%)”, sottolinea Confcommercio nella sua analisi. Lo studio dell’associazione si è concentrata su 120 città medio-grandi che continua suggerendo che per evitare gli effetti più gravi di questo fenomeno bisogna puntare su “efficienza e produttività attraverso una maggiore innovazione e una ridefinizione dell’offerta” per il commercio di prossimità.

“Rimane fondamentale l’omnicanalità, cioè l’utilizzo anche del canale online che ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi anni, con le vendite passate da 16,6 miliardi nel 2015 a 48,1 miliardi nel 2022”, aggiunge spiegando che questo indice ha contribuito alla “desertificazione commerciale” ma che rimane un’opportunità per il commercio fisico tradizionale. Tutte le attività considerate oggi “ammontano a poco meno di 884mila unità” che è la somma di dettaglio in sede fissa, ambulanti e alberghi e pubblici esercizi più le altre attività di commercio al di fuori dai negozi, conclude l’associazione dei commercianti.

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ultimo aggiornamento: 27 Febbraio 2023 15:07

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